La missione del giorno
Oggi proverò ad aiutare Lorenz: si trova in difficoltà con l’inserimento di immagini in sequenza (o filmati) su Openshot, senza che appaiano “spazi vuoti in nero”.
La richiesta di Lorenz
Andrea buongiorno, e grazie di cuore per il tuo interessantissimo Video, dedicato a Openshot, per quelli come me, principianti assoluti. Volevo chiederti come mai a me continua ad apparire sempre uno spazio vuoto, nero, tra una immagine o insieme di immagini che inserisco su una pista. Non riesco ad ATTACCARE le immagini, il film nel suo insieme, evitando quei fastidiosi spazi vuoti, in nero. – Sto imparando tutto da zero, e vorrei tanto produrre dei bei filmati da condividere con i familiari. – Potresti aiutarmi a capire come fare per evitare quei buchi neri, e incollare insieme le immagini? – Se sì, ti dico grazie, e spero di poterti contattare ancora, in futuro, se me lo permetterai.
Buona giornata, Lorenz.
Il problema
Qui illustro il “perché” si verifichi questo problema: se volete le soluzioni subito, saltate questo paragrafo e passate a leggere i prossimi.
Il problema degli “spazi vuoti, in nero” è causato dallo stacco che si può creare nel momento in cui posizioniamo su una stessa traccia due elementi mediali visivi (immagini o video) l’uno di seguito all’altro senza fare attenzione a quando finisca la visualizzazione del primo elemento e a quando inizi la visualizzazione del secondo elemento. Per non vedere questi spazi vuoti e neri occorre che tra i due elementi posizionati in successione ci sia continuità. Se ciò non accade siamo noi utenti che stiamo dicendo ad Openshot di lasciare vuoto (senza alcun frame) un piccolo spazio della linea temporale (Timeline) del filmato che stiamo realizzando.
Mi spiego meglio, facendo un esempio.
Immaginiamo di inserire un’immagine all’inizio di una traccia. L’immagine – che chiameremo “Immagine 1” – verrà posizionata al tempo dell’intero filmato corrispondente a “00:00:00:00”, ovvero:
- 00 ore
- 00 minuti
- 00 secondi
- 00 centesimi di secondo
Se impostiamo le proprietà dell’immagine in modo che la sua durata sia di 7 secondi, allora l’immagine sarà visibile nel nostro filmato dal tempo 00:00:00:00 al tempo 00:00:07:00. Possiamo verificarlo anche dall’anteprima del filmato.
Osservando la scheda Proprietà vedremo che:
- il suo Inizio sarà perciò impostato a 0,00
- mentre la sua Fine sarà impostata a 7,00
- il valore Durata viene automaticamente calcolato dal programma e sarà uguale a 7,00
- il valore “Posizione” (che è quello che maggiormente ci interessa ora) sarà uguale a 0,00
Dopo questa immagine vogliamo inserirne una seconda, che chiameremo “Immagine 2“, visibile per 5 secondi. Dobbiamo accertarci che sia subito visibile al termine dei 7 secondi in cui viene visualizzata Immagine 1, quindi Immagine 2 deve essere inserita sulla traccia e:
- il suo Inizio sarà impostato a 0,00
- mentre la sua Fine sarà impostata a 5,00
- il valore Durata viene automaticamente calcolato dal programma e sarà uguale a 5,00
- il valore Posizione dovrà essere uguale a 7,00 (cioè il tempo espresso in secondi in cui Immagine 1 arriva alla sua Fine
In questa maniera finita la visualizzazione di Immagine 1 inizierà la visualizzazione di Immagine 2.
Questo ragionamento vale per qualsiasi successione di elementi mediali: foto-foto, foto-video, video-foto, video-video, …
Se tra Immagine 1 e Immagine 2 vi è anche solo un minimo intervallo di tempo di stacco allora Openshot non mostrerà nulla se non una schermata nera: non ha alcun frame da visualizzare…
Immaginate un bambino che davanti ad una lampada gioca a proiettare l’ombra delle sue mani su una parete: se per un istante toglie le mani dal fascio di luce, sulla parete non viene proiettato nulla se non la luce. Essa continua ad essere trasmessa, ma l’ombra no perché non c’è alcun elemento che la possa creare all’interno del fascio di luce. Il gioco riparte appena le mani del bimbo ritornano davanti alla lampadina.
Ecco: se nella Timeline del nostro progetto collochiamo elementi mediali visivi creando stacchi tra di loro (involontariamente, di solito) facciamo la stessa operazione fatta dal bambino.
Prima soluzione: attivare l’ancoraggio
L’ancoraggio è una particolare funzione del programma che permette di unire tra loro senza interruzioni (i famosi “buchi” o “spazi voti/neri”) i contenuti multimediali: non solo immagini e video, ma anche audio.
Si attiva cliccando sull’icona a forma di magnete.
Lavorando su una stessa traccia, se l’ancoraggio è abilitato i filmati o le immagini che si inseriscono immediatamente dopo un elemento già presente vengono ancorati/agganciati all’elemento stesso che li precede. Per aiutarci a capire che l’ancoraggio è riuscito appare anche una linea azzurra sulla Timeline del progetto. L’ancoraggio fa coincidere la Posizione del secondo elemento con la Fine del primo.
Seconda soluzione: sequenza di immagini automatica
Openshot permette di importare nel progetto molte immagini già elaborate come una sequenza video di immagini: la classica “presentazione di immagini”.
Questa funzionalità è molto utile e comoda soprattutto se si vogliono realizzare dei filmati utilizzando una quantità considerevole di elementi: infatti evita all’utente tutte le operazioni di drag and drop delle immagini singole sulle tracce del progetto. Risulta molto utile anche per realizzare cartoni animati, ma questa è un’altra storia che oggi non vi racconterò.
Per importare le immagini come una sequenza occorre avere l’accortezza di posizionare tutte le immagini che si vuole compaiano in sequenza in una singola cartella del nostro computer.
Perciò prima di chiedere ad Openshot di importare le immagini utilizziamo un gestore di file per:
- creare una cartella
- copiare all’interno della cartella le immagini che vogliamo utilizzare per la sequenza
- ordinare le immagini a nostro piacere rinominandole progressivamente (“001”, “002”, “003”, … ). Quest’ultima operazione è necessaria e non può essere omessa
Fatto ciò torniamo su Openshot.
Quando cercheremo di importare la prima immagine presente nella cartella il programma ci chiederà se vogliamo importare tutte le immagini presenti in quella stessa cartella come una “sequenza di immagini”. Accettiamo la sua proposta e confermiamo.
A questo punto, prima di spostare la sequenza di immagini su una traccia del progetto, andiamo a modificare le sue proprietà in modo da far sapere al programma per quanti secondi ogni immagine debba essere mostrata.
Nella scheda File di progetto selezioniamo la sequenza di immagini, clicchiamoci sopra con il tasto destro e selezioniamo Proprietà del file.
Nella scheda Dettagli utilizziamo la voce Frequenza fotogrammi: impostando ad “1” il primo valore faremo sapere al programma quanti fotogrammi vogliamo siano mostrati nei secondi che andremo a definire con il secondo valore. Nel nostro caso vogliamo che un’immagine (che corrisponde ad 1 fotogramma/frame) sia visibile per 4 secondi prima che venga mostrata la successiva: impostiamo allora i valori come “1” e “4”.
Ora possiamo cliccare su “Aggiorna” e trascinare la sequenza di immagini su una traccia del progetto.
Fine: la nostra sequenza di immagini è stata realizzata e se vogliamo possiamo sovrapporvi effetti e transizioni, a piacere.
Perplessità
Mi sono accorto che quando si impostano i frame per secondo nelle proprietà delle sequenze di immagini, spesso i valori non vengono rispettati. O meglio: la durata complessiva della sequenza corrisponde al numero di secondi definiti con la procedura illustrata nel paragrafo precedente, ma non tutte le immagini vengono visualizzate per un intero secondo. Alcune vengono mostrare per poco meno di 1 secondo, altre per 1 secondo abbondante: dovrò “indagare” prima o poi, se ne avrò il tempo, per capire da cosa dipenda tutto ciò e se vi si possa rimediare…